Intanto spiego la prima metà del titolo. Sabato 18 e Domenica 19 Marzo al Brixia Forum di Brescia si è svolta la prima edizione di “Brescia in Fermento“, una festa della birra artigianale italiana, anzi “locale“, accompagnata da food truck, spiedo bresciano, eventi e musica.
Presenti 30 birrifici del territorio lombardo tra Brescia, Bergamo, Mantova, Milano, Lodi e Monza ma anche provenienti da altre provincie come La Spezia, Alessandria e Trento. Le loro proposte brassicole hanno solleticato le papille gustative grazie a stili classici, rivisitazioni e sperimentazioni molto intriganti.
E adesso passiamo alla seconda parte del titolo. Cosa accomuna donne, birre e formaggi? Un evento a cura dell’ “Associazione Le Donne della Birra“. Nel pomeriggio di domenica insieme a Gemma Cruciani (titolare di Birra La Dama, tecnologa alimentare ed esperta di analisi sensoriale) abbiamo condotto una degustazione guidata, appunto, di birre e formaggi.
LA DEGUSTAZIONE
L’evento si è svolto in due sessioni separate, visto l’importante numero di adesioni (circa 60 partecipanti), all’interno di una sala dedicata. La calma e la tranquillità aiutano, infatti, ad immergersi nella giusta atmosfera.
La degustazione guidata ha previsto l’abbinamento di quattro birre artigianali e quattro formaggi del territorio ed è stata organizzata in base ad uno sviluppo crescente di gradazione alcolica e/o complessità delle birre e di stagionatura dei prodotti caseari.
Per aiutare i partecipanti, i formaggi sono stati serviti tutti in un piatto disposti secondo un ordine ben preciso: a mezzogiorno è presente il primo assaggio e poi, per gli altri, si procede in senso orario. Si inizia sempre dal formaggio più delicato e si prosegue con quelli via via più stagionati. Logicamente il morso deve essere sempre proporzionato al sorso, e viceversa, per evitare squilibri gustativi.
Siete curiosi di conoscere cosa è stato bevuto e mangiato? Anzi, per essere più precisi e professionali , cosa è stato degustato?…Allora continuate a leggere!!
GLI ABBINAMENTI
ABBINAMENTO 1:
Bionda – Agribirrificio Sguaraunda – Helles – 5,3%
Formaggella Vallesabbia – Caseificio Sociale Valsabbino (BS)
Birra chiara a bassa fermentazione di ispirazione tedesca prodotta con malto Pilsner. L’orzo da maltare viene coltivato addirittura nei campi di proprietà del birrificio. Emergono i tipici sentori di miele chiaro e mollica di pane accompagnati da un lieve floreale e note più erbacee date dal luppoli.
Formaggella prodotta con latte intero di vacca, a pasta semicotta, con una stagionatura di 60 giorni circa. Odore delicato di latte e sapore tendenzialmente dolce.
Le note erbacee del luppolo, più spigolose, vengono arrotondate dalla dolcezza del formaggio che esalta, a sua volta, la parte floreale della birra. L’amaro dato dal luppolo aiuta a sgrassare la bocca che è subito pronta per un altro sorso.
ABBINAMENTO 2:
Oneda – Pagulinus – Hoppy Wit – 4,8%
Formaggio Conca – Caseificio Sociale Valsabbino (BS)
Birra chiara ad alta fermentazione di ispirazione belga. E’ una rivisitazione delle tradizionali Witbier, birre di frumento non maltato con scorza di arancia amara e coriandolo. Qui,invece, si usano le bucce di arancia dolce, quelle del mandarino e un tocco di cumino dei prati. La parte luppolata (hoppy) è data dai luppoli tedeschi in dry hopping.
Formaggio prodotto con latte intero vaccino, dalla stagionatura medio-lunga (dai 5 agli 8 mesi) che dona al “Conca” un sapore intenso con ancora un retrogusto dolce ed un profumo pronunciato.
Le note lattiche del formaggio esaltano le note agrumate e speziate della birra., soprattutto emerge la nota del cumino. E anche il formaggio tira fuori le sue note erbacee di prato. Ciò che ne esce, è un perfetto dialogo tra erbe di campagna. Infine l’acidità tipica dello stile, data dal frumento e dalla frutta utilizzati, richiama un’altra bevuta.
ABBINAMENTO 3:
Doppelbock – Birra Riversa – Doppelbock – 7%
Formaggio Nostrano Valsabbino – Caseificio Sociale Valsabbino (BS)
Birra ambrata a bassa fermentazione di tradizione tedesca. Più alcolica di una Bock, stile nato nella cittadina di Einbeck, la Doppelbock fu prodotta per la prima volta dai monaci devoti a S. Francesco da Paola (i Paulaner) per il loro sostentamento durante il periodo di Quaresima. Il malto è il protagonista assoluto con le sue noti di biscotto, caramello, miele di castagno e frutta secca, ben bilanciato da una lieve ma presente luppolatura.
Formaggio ottenuto con latte di mucca parzialmente scremato, a lunga stagionatura che va dai 12 fino ai 24 mesi e pasta compatta. Tradizione rispettata con l’aggiunta di un pizzico di zafferano per dare colore.
Le note più sapide del formaggio ben si sposano con i sentori maltati della birra, da cui emergono le note del miele e della frutta secca. L’alcol e la note amare date dalla tostatura del malto sgrassano e puliscono la bocca anche dalla presenza dei cristalli derivati dalla degradazione delle proteine (sotto forma di granellini), evidenza di un’ottima qualità dei formaggi stagionati.
ABBINAMENTO 4:
Santa Caos – Birra La Dama – Imperial Stout – 12%
Grana Padano 36 mesi – Caseificio Torre Pallavicina (BG)
Birra scura ad alta fermentazione di ispirazione anglosassone. La classica birra da meditazione prodotta con ben 6 malti di cui uno torbato e prugne secche aggiunte in bollitura. Complessa e avvolgente dagli aromi tostati che ricordano il cioccolato fondente con una punta di liquirizia, note di frutta secca e frutti rossi. Sentori liquorosi che tendono al marsalato.
Formaggio DOP ottenuto con latte di vacca dalla lunga stagionatura (36 mesi), a pasta dura e finemente granulosa. Gusto intenso e deciso dalla sapidità fragrante. Qualità garantita dal marchio del Consorzio di Tutela Grana Padano.
L’avvolgenza della birra smussa la sapidità del formaggio e allo stesso tempo ne esalta la dolcezza lattica. Le note fruttate della birra acquistano ancor più personalità e la parte alcolica sembra essere meno aggressiva, rendendo la bevuta “pericolosamente” facile!! Nome omen della birra…il “caos” non è per le papille gustative ma per il vortice di emozioni che suscita questo abbinamento!
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Articolo a cura di: Federica Russo, Sommelier della Birra